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Utilizzare l'acqua di mare, fiumi e la laghi per riscaldare con la pompa di caloreLe acque superficiali (fiume, lago o bacino) presentano una maggiore instabilità termica rispetto alle acque di falda ma grazie all'inerzia termica dell'acqua ed alle loro ingenti masse, sono ancora delle ottime sorgenti per pompe di calore di tipo acqua-acqua.

 Il mare costituisce la sorgente termica più diffusa. Nei mari che bagnano l'Italia la temperatura varia da un minimo di 10°C in inverno ad un massimo di 25°C in estate: lo sfruttamento di acque salate amplifica però i fenomeni di corrosione.

Fiumi e laghi hanno una instabilità più elevata con temperature, comunque favorevoli, che passano da un minimo di 4-6°C in inverno ad un massimo di 25°C in estate. Con queste acque diminuiscono i problemi di corrosione ma aumentano quelli di filtraggio per via del contenuto di materiale in sospensione che deve essere intercettato prima che il fluido entri in contatto con la pompa di calore. 

La quantità di acqua necessaria all'impianto Scambiatore per pompa  di calore acqua-acquadipende dal fabbisogno termico da coprire con la pompa di calore nonchè dalle condizioni della sorgente: indicativamente pro KW di fabbisogno termico possono occorrere da 250 l/h fino a 400 l/h di acqua.

Lo sfruttamento di acque superficiali può avvenire in modo diretto facendo passare attraverso uno scambiatore intermedio l'acqua della sorgente, oppure in modo indiretto sfruttando un circuito chiuso intermedio in cui circola un fluido termovettore.

Nella maggior parte dei casi l'utilizzo è di tipo indiretto con il circuito chiuso in cui fluisce fluido glicolato che consenta all'impianto di lavorare anche a temperature inferiori a 0°C.

Schema di installazione di una pompa di calore  acqua-acquaLo scambiatore a sua volta può avere diverse collocazioni. Una applicazione possibile prevede lo scambiatore posto direttamente nelle acque superficiali come nel caso di un fiume: si tratta di uno scambiatore a fascio tubiero con tubi distanti tra loro almeno 4 cm e protetto da una grata e da un sistema di protezione al fine di evitare intasamenti.

L'acqua che fluisce attraverso di esso garantisce un ottimo scambio termico e contemporaneamente evita la formazione di ghiaccio; un'applicazione di questo tipo presenta però non poche difficoltà di realizzazione.

La soluzione più frequente è quella dello scambiatore installato direttamente in centrale termica o meglio ancora direttamente nella pompa di calore: lo scambiatore in questo caso è di tipo a piastre alimentato dalla sorgente diretta in caso di circuito aperto con acqua a perdere di sorgente, oppure dal fluido termovettore del circuito chiuso intermedio. 

La soluzione con scambiatore a piastre installato direttamente nella pompa di calore è tipica delle pompe di calore acqua-acqua, che presentano a bordo due scambiatori a piastre di cui uno dedicato al lato impianto e l'altro dedicato al lato sorgente.

Anche l'utilizzo delle acque superficiali richiede un'analisi della qualità delle acque ed una conseguente progettazione accurata dell'intero sistema nonché il rispetto di un iter burocratico per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie.

 

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