Riscaldamento a pavimento economico
ECOfloor E" è il sistema radiante economico a basso costo con installazione a pavimento ideale per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.
L'impianto radiante economico, ma di elevata resa è costituito da un pannello isolante bugnato rivestito da un foglio rigido in PS giallo resistente al calpestio che funge da barriera contro l’umidità.
Sul pannello viene posato il tubo in PE-RT o PEX AL PEX; l’alta manegevolezza rende la posa molto agevole, soprattutto nella curvatura.
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Descrizione
Leggero e semplice da installare
Il nuovo pannello ECOfloor E è semplice da installare grazie al suo perimetro ad incastro che consente una giunzione perfetta con gli altri pannelli.
Le bugne ben pronunciate consentono un agevole incastro del tubo durante le fasi di posa. Il pannello ECOfloor E è costituito da un pannello isolante in EPS 200 sagomato e rivestito con film plastico.
Le sue dimensioni sono di 1400x800x20 ed è resistente al calpestio.
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Come è fatto il riscaldamento a pavimento ECOfloor E
La struttura del pannello rende particolarmente agevoli le operazioni di posa grazie alla presenza degli incastri portatubo con cui è sagomata la superficie superiore. Le bugne hanno un caratteristico profilo quadrato per una stesura veloce dei circuiti radianti.
Tubazioni per la massima sicurezza dell'impianto
La tubazione è il componente fondamentale di un impianto di riscaldamento a superficie radiante. Il tubo deve rispondere a numerosi e stringenti parametri di qualità al fine di garantire buone prestazioni e lunga durata: elevati valori di resistenza a stress di diversa natura devono essere garantiti per almeno 50 anni con eccellenti margini di sicurezza.
L'utilizzo di tubi in PEX AL PEX al, resistenti ad alte temperature (95°C), con barriera all'ossigeno, garantiscono lunga durata all'impianto senza alcun bisogno di interventi di manutenzione.
Il tubo MidiFlex Pro in PE-RT anch'esso con barriera all'ossigeno è molto flessibile, si posa con estrema semplicità e vanta di un costo contenuto.
Collettore di distribuzione
Il collettore modulare, a comando termostatizzabile con visualizzatore di portata, è stato ottimizzato per migliorare la resa termica degli impianti radianti garantendo una bassa perdita di carico.
Il collettore è strutturato per essere inattaccabile dai sedimenti e da qualsiasi tipo di corrosione.
- Collegamenti rapidi per semplificare l'installazione
- Resistenza agli agenti chimici
- Bassissime perdite di carico
- Sistema anticondensa
Cassetta porta collettori sottile ed elegante
La cassetta per l'alloggio dei collettori di distribuzione da incasso è progettata per posizionare con facilità i collettori degli impianti radianti.
Collettore e cassetta vengono predisposti al centro dello stabile per non avere circuiti troppo lunghi e per semplificare la termoregolazione degli ambienti, quando attraversati da molte adduzioni.
Realizzata in lamiera zincata, con binari per il fissaggio dei collettori, piedini regolabili in altezza, cornice e sportello a bordo piatto verniciati di colore bianco.
Banda perimetrale per migliorare l'isolamento termico
La banda perimetrale viene posizionata tra il massetto e la struttura dell'impianto, questo speciale tessuto permette di assorbire le dilatazioni e ottenere un buon isolamento termico.
Realizzata in polietilene a celle chiuse, un materiale leggero e impermeabile, completo di bandella trasparente, con un'elevata resistenza alle aggressioni chimiche ed alle reazioni alcaline dei manufatti cementizi.
L'additivo per la massima prestazione
Il massetto negli impianti radianti oltre alla normale funzione di ripartizione dei carichi, fa da vero e proprio vettore di calore. L'aggiunta di ECOfluid all'interno della mescola migliora le prestazione della conducibilità termica.
ECOfluid è una soluzione acquosa al 40% di polimeri attivi capace di disperdere i granuli del cemento.Usando l'additivo i vantaggi sono evidenti come: il minore ritiro igrometrico, la minore deformazione viscosa oltre che un minore impiego di cemento con conseguente risparmio economico. E' possibile modulare l'azione dell'additivo variandone il dosaggio.
Garantiamo una maggiore sicurezza
A dimostrazione della grande affidabilità dei sistemi, tutti gli impianti radianti Rossato sono coperti da assicurazione per 10 anni (R.C. prodotti con società di primaria importanza).
I nostri centri assistenza sono pronti ad intervenire in maniera tempestiva per ogni problematica.
Installazione
Posa in opera dell'impianto radiante a pavimento
L’installazione dell’impianto a pavimento radiante può iniziare quando l’involucro edilizio è stato completato e corredato di porte e finestre in modo da evitare infiltrazioni d’aria.
Prima di procedere accertarsi che siano verificate le seguenti condizioni:
- intonaco interno ultimato in tutti gli ambienti e ben rifinito fino alla soletta grezza;
- altezza strutturale verificata per la realizzazione del pavimento scaldante;
- collegamenti di impianti elettrici ed idraulici ultimati, con tubi e condotti incassati in un sottofondo alleggerito e livellato su cui procedere alla posa dei pannelli isolanti;
- presenza di nicchie nelle pareti per i collettori, fori nelle pareti e nelle solette per il passaggio dei tubi di collegamento in accordo con gli schemi di progetto.
I solai grezzi devono essere ben asciutti per evitare il ritiro del sottofondo, sgombri da polveri e residui e presentare una buona planarità con dislivelli nei limiti di tolleranza come da normativa DIN 18202.
I valori limite delle differenze di quota in mm a seconda della distanza dei punti di misurazione sono:
Distanza di misurazione (m) |
Dislivelli (mm) |
1 | 8 |
4 | 12 |
10 | 15 |
15 | 20 |
Se la soletta è in appoggio sul terreno o a contatto con ambienti molto umidi, prima di procedere all’installazione è opportuno ricoprire il sottofondo con un rivestimento impermeabile contro l’umidità ascendente come da normativa DIN 18195.
Installazione nastro isolante perimetrale
Prima dello strato di isolamento procedere alla posa del nastro perimetrale che fa da giunto tra il massetto e tutti i componenti edilizi che lo delimitano quali muri, pilastri, gradini, ecc.
Assicurarsi che l’intonaco interno sia stato rifinito perfettamente fino alla soletta grezza, in modo che l’aderenza del nastro alle pareti verticali sia totale.
Il nastro deve essere posato a partire dalla soletta grezza fino ad oltre il livello del pavimento finito e deve essere ben fissato, ad esempio a telai di porte, pilastri, montanti ecc., in modo da non subire spostamenti; per garantire la continuità dell’isolamento perimetrale posare il nastro sovrapponendo le estremità di almeno 10 cm.
Nel caso siano presenti più strati isolanti, il nastro perimetrale può essere posato a partire dal penultimo strato. La parte superiore del nastro eccedente il livello del pavimento, si deve rasare solo a rivestimento ultimato e nel caso di rivestimenti tessili o plastici bisogna attendere anche i tempi di indurimento dell’additivo.
La bandella anteriore in nylon trasparente è funzionale alla copertura del bordo perimetrale dello strato isolante al fine di proteggerlo da infiltrazioni di umidità provenienti dal massetto. La corretta posa in opera prevede pertanto che il pannello isolante sia accostato al nastro isolante perimetrale e coperto dalla bandella in nylon: questa ultima deve essere poi fissata con la posa del tubo. E’ importante che il nastro in nylon non rimanga in tensione ma sia accostato alla superficie del pannello.
- posare il primo pannello a partire da uno dei due angoli della parete di fondo e procedere a formare una fila: se lo spazio rimanente non è sufficiente per un pannello intero, tagliare un pannello per incastrarlo nello spazio disponibile;
- iniziare la fila successiva con la porzione di pannello della fila precedente (vedi figura 2.3);
- ripetere lo stesso procedimento fila per fila fino a completare la superficie pannellabile;
- se per l’ultima fila lo spazio è esiguo tagliare i pannelli per ottenere la larghezza desiderata.
La posa dello strato isolante deve avvenire a partire dal nastro perimetrale assicurandosi che i bordi a contatto con il nastro siano coperti dalla bandella di nylon trasparente. Unire saldamente i pannelli gli uni con gli altri, sfruttando gli appositi incastri laterali a sovrapposizione MF, in modo da evitare la formazione di spazi vuoti tra un elemento ed un altro.
Prima di iniziare la posa in opera occorre scegliere un senso di posa: è consigliabile posare i pannelli parallelamente alla parete esterna oppure dalla parete di fondo di fronte alla porta. Per ridurre al minimo lo scarto di materiale si consiglia di procedere nel modo seguente:
Installazione del tubo scaldante
Durante il trasporto in cantiere maneggiare con cura il tubo ed evitare di esporlo alla luce solare diretta; per facilitare le operazioni di posa servirsi di uno srotolatore, su cui avvolgere il tubo, da posizionare di volta in volta in posizione baricentrica rispetto all’ambiente di lavoro. Il tipo di sviluppo può essere del tipo a chiocciola o a serpentina: la prima è da preferire poichè consente di ottenere temperature superficiali più omogenee e di minimizzare il numero di curve a 180°; la lunghezza del circuito e l’interasse da mantenere sono i dati di progetto a cui attenersi.
I circuiti non possono essere collocati sotto i sanitari quali bidet, vasche da bagno, wc e docce (eccetto apparecchi del tipo sospeso), e devono mantenere:
- 50 mm di distanza da strutture verticali;
- 200 mm di distanza da canne fumarie, caminetti aperti, assi a cielo aperto o murate e da trombe per ascensori;
- un raggio di curvatura non minore di quello minimo definito nelle norme pertinenti di prodotto (vedere EN 1057:1996, prEN ISO 15874:2001, prEN ISO 15875:2001, prEN ISO 15876:2001): un valore minimo indicativo è pari a 5 volte il diametro del tubo.
Lo sviluppo dei circuiti radianti dipende dalle prescrizioni progettuali e può essere di tipo a serpentina o a chiocciola, come si vede dalle immagini sotto.
Fissaggio del tubo scaldante
La posa del tubo è resa agevole e veloce dagli incastri portatubo presenti sulla superficie superiore del pannello isolante. Per iniziare si consiglia di procedere partendo dalle zone perimetrali e sovrapponendo il tubo alla bandella in nylon trasparente in modo da fissarla definitivamente allo strato isolante. Successivamente sviluppare il circuito secondo gli schemi progettuali ed assicurarsi sempre di un buon fissaggio senza discostamenti orizzontali o verticali rispetto alle posizioni di progetto.
Progettazione
Progettazione del pannello radiante ECOfloor E
Sezione sistema radiante ECOfloor E
- Intonaco
- Zoccolino
- Banda perimetrale
- Pavimento
- Massetto additivato
- Rete elettrosaldata
- Tubazione
- Pannello ECOfloor E
Ingombri sistema radiante ECOfloor
Con massetto tradizionale additivato | ECOfloor 10 | ECOfloor 20 | ECOfloor 30 |
A (mm) | 10 | 20 | 30 |
B (mm) | 20 | 20 | 20 |
C (mm) | 45 | 45 | 45 |
Ingombro totale H (mm)* | 75 | 85 | 95 |
Con massetto ribassato autolivellante | ECOfloor 10 | ECOfloor 20 | ECOfloor 30 |
A (mm) | 10 | 20 | 30 |
B (mm) | 20 | 20 | 20 |
C (mm) | 20 | 20 | 20 |
Ingombro totale H (mm)* | 50 | 60 | 70 |
Informazioni sul sistema
Rese del sistema dichiarate in conformità alla norma UNI EN 1264.
Pannello ECOfloor | Conduttività termica λINS | 0,033 W/mK |
Massetto | Spessore Conduttività termica λE Conduttività termica effettiva λE ' |
65 mm 1,2 W/mK 1,1 W/mK |
Tubo PEX-AL-PEX | Diametri esterno d Conduttività termica λR |
16 mm 0,43 W/mK |
Informazioni sulle rese in riscaldamento
Flusso termico areico limite in funzione della temperatura massima superficiale.
Temperatura superficiale θF,max (°C) |
Temperatura ambiente θi (°C) |
Flusso termico areico limite qG,max( Watt/m2) |
zone |
29 | 20 | 100 | di soggiorno |
33 | 24 | 100 | bagni o simili |
35 | 20 | 175 | periferiche |
Informazioni sulle rese in raffrescamento
In accordo alla UNI EN 1264 la temperatura di mandata in raffrescamento non deve essere inferiore di più di 1 K al valore della temperatura di rugiada calcolato per le condizioni ambiente.
(Esempio temperatura ambiente di 26°C, umidità relativa 50%: la temperatura di rugiada è di 14,8 °C e la temperatura di mandata non può essere inferiore a 13.8 °C)
Temperatura ambiente Ta (°C) |
Umidità relativa U.R.(%) |
Temperatura rugiada Tr(°C) |
Temperatura mandata Tw(°C) |
26 | 55 | 16,3 | 15,3 |
26 | 60 | 17,6 | 16,6 |
27 | 55 | 17,2 | 16,2 |
27 | 60 | 18,6 | 17,6 |
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Di seguito la documentazione relativa agli impianti radianti.