FAQ e guide su impianti radianti, pompe di calore, pannelli solari e impianti idrotermosanitari
Il circuito frigorifero si compone di quattro elementi essenziali:
- evaporatore
- compressore
- condensatore
- organo di laminazione
attraverso i quali il fluido refrigerante subisce dei cambiamenti di stato che rendono possibile il trasferimento di energia termica.
All'evaporatore il fluido refrigerante sottrae calore (al fluido dell'ambiente esterno in modalità pompa di calore, al fluido dell'ambiente da climatizzare in modalità refrigeratore); passando dall'evaporatore al compressore il refrigerante riceve un apporto aggiuntivo di energia sotto forma di pressione e temperatura.
Per sfruttare al meglio la sorgente aria esterna può essere vantaggioso progettare l'impianto termico in modo che la pompa di calore prelevi la portata d'aria di cui ha bisogno, non direttamente dall'esterno bensì da un ambiente termicamente più favorito.
A tale scopo si prestano i cunicoli che circondano i piani interrati delle abitazioni o i vespai areati: in questi il riparo offerto dalle strutture e l'apporto termico dell'abitazione e del terreno circostante, mantengono una temperatura più alta in inverno e più bassa in estate rispetto all'ambiente esterno.
Il soddisfacimento di un certo fabbisogno termico si ottiene non con una perforazione molto profonda ma con più perforazioni con una profondità massima di 150 m.
La progettazione di un sistema di sonde richiede di considerare una serie di fattori che pregiudicano l'efficienza del sistema geotermico.
In base allo spazio a disposizione, occorre studiare la geometria del sistema di sonde in modo da conferire loro una distanza reciproca sufficiente ad impedire l'interferenza termica tra una sonda e l'altra: il range è variabile tra 4 e 8 m in base anche alla conducibilità del terreno.
La soluzione geotermica con sonde orizzontali richiede minori investimenti iniziali rispetto alla soluzione con sviluppo verticale a causa delle mancate spese di perforazione.Di contro è una soluzione meno efficiente poiché gli strati più superficiali di terreno risentono maggiormente delle variazioni climatiche esterne.
Sono richieste superfici di terreno molto ampie fino anche a due volte la superficie da climatizzare.
La tipologia più diffusa di impianti geotermici sfrutta sonde di tipo verticale che penetrano nel terreno attraverso pozzi geotermici di profondità limitata, dell'ordine dei 100 m.
Per un unico impianto sono richiesti più pozzi il cui numero dipende dal fabbisogno termico da soddisfare e dalla resa termica del sottosuolo da cui l'energia termica deve essere estratta. La realizzazione dei pozzi è preceduta da una serie di indagini finalizzate alla determinazione di:
- conducibilità termica;
- densità;
- presenza di umidità;
- stratificazione del sottosuolo.