Riscaldamento e raffrescamento a parete/soffitto in soli 18 mm
ECOwall FIT è l'impianto radiante a parete o soffitto sottointonaco a ridotto spessore per la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti. La novità di ECOwall FIT è l'impiego di un tubo di piccolo diametro che riduce lo spessore del sistema a soli 18 mm.
Con moduli completamente alloggiati nell'intonaco, ECOwall FIT garantisce una risposta più veloce dell'impianto, una bassa inerzia termica ed una messa a regime in meno di un'ora.
- Sistema radiante in soli 18 mm
- Messa a regime in meno di un'ora
- Costo dell'intonaco ridotto dal 40 al 50%
- Risposta rapida alla regolazione
- Integrabile con il sistema ECOwall Dry
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Descrizione
Componenti dell'impianto a parete e soffitto sottointonaco
Binario di supporto per installazione circuiti
I moduli radianti sono costituiti dal tubo in PE-Xc sagomato a serpentina e fissato su binari portatubo.
Il pratico binario in materiale plastico ha un passo di posa 5 cm. L'altezza della guida è di soli 9 mm, di cui uno spessore di 2mm sotto il tubo che conferisce alla guida una buona rigidità e resistenza.
Il binario si presenta in moduli da 50 cm che possono essere estesi secondo necessità in modo molto semplice, grazie al sistema di giunzione a nido di rondine. Moduli piccoli velocizzano e semplificano le operazioni di montaggio e non richiedono tagli in cantiere.
Il tubo viene fissato nella guida in modo perfetto grazie al profilo scanalato del binario.
La base è preforata per consentire il fissaggio al supporto mediante tasselli.
Tubo con soli 8mm di diametro
Il tubo in PE-Xc 8x1 è costituito da 3 strati: lo strato più interno in PE-Xc (polietilene ad alta densità) ha una superficie molto liscia e garantisce perdite di carico estremamente basse. Lo strato esterno ha la funzione di barriera all'ossigeno per evitare problemi di corrosione. I due strati sono tenuti insieme da un sottilissimo strato intermedio di materiale polimerico altamente adesivo.
L'elevata elasticità del tubo consente di preservarlo dalle sollecitazioni causate dalle dilatazioni termiche all'interno della parete.
Lunga durata, leggerezza, elevata resistenza alle alte temperature e scalfitture sono solo alcuni dei vantaggi del tubo PE-Xc 8x1
Reggicurva per la posa delle serpentine
Per stabilizzare le curvature e sagomare il tubo, vengono utilizzati reggicurva in materiale plastico rinforzato.
Il reggicurva ha una struttura tubolare di 8mm di diametro e termina con due profili sagomati da incastrare tra binario e tubo in corrispondenza di ciascuna curva.
Grazie al reggicurva si ha una perfetta curvatura del tubo in modo da eliminare le perdite di carico da una serpentina all'altra. Compila ora il modulo di contatto per ricevere informazioni o un preventivo dal referente della tua zona.
Tubi dorsali per il collegamento dei pannelli
I circuiti idraulici dei pannelli ECOwall FIT sono interconnessi a formare i circuiti principali, tramite dorsali di collegamento realizzate con tubo in PEX AL PEX preisolato 20 x 2 mm.
Il tubo offre flessibilità e resistenza chimica tipiche del polietilene unite all’elevata resistenza del metallo. Il risultato è un tubo molto resistente alle alte pressioni, alle temperature ed alla corrosione.
Il tubo è disponibile in due colorazioni, rosso e blu, utili in fase di installazione a distinguere le linee di mandata e ritorno.
Collettore per la perfetta distribuzione del calore
Il collettore modulare, a comando termostatizzabile con visualizzatore di portata, è stato ottimizzato per migliorare la resa termica degli impianti radianti garantendo una bassa perdita di carico.
Caratteristica fondamentale del collettore è l'assoluta inattaccabilità dai sedimenti e da qualsiasi tipo di corrosione, che garantisce una lunga durata.
- Collegamenti rapidi per semplificare l'installazione
- Resistenza agli agenti chimici
- Bassissime perdite di carico
- Sistema anticondensa
Raccordi a pressare per connessioni sicure
Garantiscono basse perdite di carico e sono omologati DWGW, KIWA e OVGW.
Cassetta porta collettori sottile ed elegante
La cassetta per l' alloggio dei collettori di distribuzione è del tipo da incasso, progettata per posizionare con facilità i collettori degli impianti radianti.
Collettore e cassetta vengono predisposti al centro dello stabile per non avere circuiti troppo lunghi e per semplificare la termoregolazione degli ambienti, quando attraversati da molte adduzioni.
La cassetta è realizzata in lamiera zincata, con rete elettrosaldata per le parti intonacabili, binari per il fissaggio dei collettori, piedini regolabili in altezza, cornice e sportello a bordo piatto verniciati di colore bianco.
Ottima unione impianto a parete e soffitto
ECOwall FIT è un sistema modulare adatto per ogni soluzione architettonica.
Il tubo altamente flessibile e malleabile può essere sagomato secondo necessità per adattarsi alle diverse geometrie delle pareti.
L'installazione del sistema sulle pareti perimetrali consente di sfruttare l'efficace effetto barriera contro il caldo ed il freddo.
Per aumentare le superfici radianti, sfruttando sia le pareti che il soffitto nello stesso ambiente, è possibile integrare ECOwall FIT con un sistema a pannelli in cartongesso ECOwall Dry.
Garantiamo una maggiore sicurezza
A dimostrazione della grande affidabilità dei sistemi, tutti gli impianti radianti Rossato Group sono coperti da assicurazione per 10 anni (R.C. prodotti con società di primaria importanza)
Installazione
Procedura per la connessione dei pannelli
E’ consigliabile eseguire le connessioni idrauliche prima di fissare a soffitto o parete i pannelli radianti in modo da velocizzare e facilitare le operazioni di posa. Di seguito si illustra la corretta procedura per la posa in opera dei raccordi.
1- Attrezzatura necessaria | 2- Posizionare boccola |
3- Inserire l'espansore | 4- Espandere di c.a. il 50% |
5- Tornare alla posizione iniziale girando leggermente lo strumento nel tubo | 6- Espandere ancora fino a c.a l'80% |
7- Tornare alla posizione iniziale girando leggermente lo strumento nel tubo | 8- Completare l'espansione |
9- Inserire il raccordo nel tubo espanso | 10- Posizionare la pressatrice |
11- Spingere la boccola sul raccordo | 12- Quando la boccola giunge a fine corsa la giunzione è terminata |
Giunzione completata |
Connessione della boccola cieca
Per la chiusura delle linee idrauliche è necessario impiegare le boccole cieche: l’applicazione delle boccole terminali ai raccordi avviene mediante tronchetti mandrinati di tubo PEX-AL-PEX 20x2mm forniti a corredo delle boccole stesse.
1- Inserire il tronchetto nella boccola nel senso indicato (con la parte espansa verso il tubo) | 2- Riportare tronchetto e boccola sul raccordo terminale di fine linea |
3- Posizionare la pressatrice | 4- spingere la boccola sul raccordo |
5- Quando la boccola giunge a fine corsa la giunzione è terminata |
Progettazione
Progettazione impianto di riscaldamento sotto intonaco
Gli impianti di riscaldamento a parete/ soffitto ECOwall FIT sono caratterizzati da una parziale integrazione architettonica, per cui si consiglia di coordinare ed integrare tutte le fasi della progettazione al fine di garantire un ottimo sistema edificio-impianto. La progettazione dell’impianto richiede la determinazione del fabbisogno termico dell’edificio in conformità alle vigenti normative sull’efficienza energetica: la potenza termica e/o frigorifera fornita deve essere equivalente ai fabbisogni nominali di ciascun ambiente.
Informazioni iniziali:
- Fabbisogni termico e frigorifero (sensibili);
- Posizione del collettore (centrale);
- Superfici disponibili all’installazione.
Progetto impianto radiante sotto intonaco
Il progetto deve essere effettuato sulla base dei fabbisogni dei singoli ambienti e delle rese del sistema.
La superficie radiante attiva rientra negli intervalli riportati nella tabella sottostante:
Area radiante attiva | |
Parete | 40÷70% |
Soffitto | 70÷100% |
Per i soffitti radianti non è consigliabile abbassare la superficie radiante al di sotto del 50% della superficie in pianta per non creare asimmetrie radianti e discomfort.
Partendo dalla consultazione dei diagrammi di resa del sistema, i parametri da determinare sono:
- superficie radiante per singolo ambiente;
- temperatura di mandata all’impianto.
La temperatura di mandata si determina partendo dall’ambiente più sfavorito in termini di fabbisogno termico specifico o di superficie radiante disponibile: essa deve essere calcolata mantenendo la temperatura superficiale nei limiti consentiti, come si legge al paragrafo successivo. Se non è possibile o sufficiente innalzare la temperatura di mandata, si può aumentare la superficie radiante con un’applicazione integrata a parete e soffitto.
Temperatura limite superficiale
I limiti alla temperatura superficiale in riscaldamento sono dettati dalla necessità di non creare discomfort con eccessive asimmetrie radianti. Essa dipende dalla geometria delle stanze e per le geometrie standard degli ambienti residenziali è consigliabile non superare i seguenti valori:
Temperatura superficialale max in riscaldamento | |
Soffitto | 30°C |
Parete | 40°C |
Per le pareti radianti normalmente si opera con valori di 32-35°C: i 40°C rimangono un limite teorico.
In raffrescamento, invece, il limite alla temperatura superficiale è dovuto all’obbligo di scongiurare la formazione di condensa superficiale sulle superfici radianti. La temperatura di mandata deve essere calcolata in modo che la temperatura superficiale ecceda quella di rugiada corrispondente alle condizioni ambiente di progetto.
In accordo alla UNI EN 1264 la temperatura di mandata in raffrescamento non deve essere inferiore di più di 1 K al valore della temperatura di rugiada calcolato per le condizioni ambiente.
Per semplicità si riporta una tabella con i valori di temperatura di mandata per condizioni di progetto differenti.
T. ambiente Ta(°C) | Umidità relativa U.R.(%) | T. rugiada Tr(°C) | T. mandata Tw (°C) |
26 | 55,00 | 16 | 15,30 |
26 | 60,00 | 18 | 16,60 |
27 | 55,00 | 17 | 16,20 |
27 | 60,00 | 19 | 17,60 |
Isolamento termico impianto radiante
L’inserimento del corretto spessore di isolante è di fondamentale importanza per il buon rendimento di tutti i sistemi radianti e quindi anche dei pannelli a parete/soffitto che spesso sono integrati in strutture disperdenti verso l’esterno o verso locali non riscaldati.
Lo strato coibente consente inoltre il disaccoppiamento termico del pannello radiante dal resto della struttura in cui esso è alloggiato riducendo l’inerzia termica complessiva del sistema.
Indicazioni utili ai fini progettuali ci derivano dalle normative. La norma UNI TS 11300-2 risulta utile ai fini della valutazione del rendimento di emissione dei pannelli radianti: la tabella sotto ne confronta i valori con quelli di altri tipi di terminali di emissione.
Ventilconvettori | 0,96 |
Bocchette in sistemi di aria calda | 0,94 |
pannelli annegati a pavimento | 0,99 |
pannelli annegati a soffitto | 0,97 |
pannelli annegati a parete | 0,97 |
*) prospetto 17 UNI TS 11300-2 |
Documenti
Schemi
Esempio di soffitto radiante con ECOwall FIT. Per piccoli ambienti con numero di moduli idraulici uguale o inferiore a 4 il collegamento idraulico è semplice mentre per ambienti più ampi con numero di moduli superiore il collegamento idraulico è di tipo a ritorno inverso. Per il passaggio dei tubi di adduzione si può procedere in modo diverso:
- in caso di posa su isolante si può praticare una traccia nello strato coibente;
- in caso di posa diretta su soffitto la traccia può essere effettuata direttamente su soffitto o sulle pareti: in questo caso è necessario rivolgere tutti i moduli con gli attacchi verso la parete nella quale si decide di far passare le adduzioni.